atlante città accessibili
Formazione per promuovere consapevolezza
Nel supportare quella che si profila come una vera e propria svolta culturale, investire sui percorsi di
formazione costituisce una mossa strategica. Percorsi che si devono sviluppare a tutti i livelli: a partire
dall’ambito scolastico-universitario; per proseguire con la formazione continua attraverso approfondimenti
tematici rivolti a professionisti ed imprese (come, ad esempio, corsi integrati multidisciplinari per gli
operatori/impiegati nel settore pubblico e nei servizi); sino alla creazione di occasioni periodiche per la
divulgazione e la discussione di buone pratiche.
Sensibilizzare e aggiornare competenze
Accogliere la sfida di rendere le città accessibili a tutti significa sapersi confrontare con questioni di natura multidisciplinare, attinenti all’architettura, all’urbanistica, al sociale e alla sanità, alla cultura e all’economia. Nutrire e aggiornare le competenze dei tecnici del settore pubblico e dei professionisti privati costituisce perciò un passaggio fondamentale. Nuove sinergie devono essere attivate tra università, associazioni ed enti pubblici, al fine di praticare forme congiunte di formazione, e di promuovere campagne di sensibilizzazione sui temi della città inclusiva. In questa direzione dovrebbe andare la realizzazione di attività pratiche preliminari alla concezione degli interventi, in cui operazioni di sopralluogo con tecnici delle istituzioni, professionisti e persone con disabilità si configurino come occasioni per condividere sia percezioni e linguaggi, sia e soprattutto le difficoltà connesse alla fruizione quotidiana della città, e quindi per riflettere insieme sulle misure più idonee a superarle.
Fare rete
Fare rete tra soggetti istituzionali, progettisti, associazioni, ma anche imprese e singoli cittadini, si configura come una mossa chiave per consentire la circuitazione delle esperienze, aumentare la visibilità delle singole azioni, accumulare le lezioni apprese e favorirne la replicabilità, costruire quel clima collaborativo indispensabile alla costruzione di interventi più efficaci. In tal senso, improntare la formazione anche all’organizzazione di laboratori esperienziali e/o progettuali (come passeggiate di quartiere, simulazione di vissuti in condizioni disabili, workshop partecipati) consente di mostrare con maggiore forza l’importanza di sviluppare interventi avendo prima definito insieme strategie di ascolto, confronto, gestione e monitoraggio.
Come aderire
Per partecipare alla Community Città accessibili è sufficiente inviare una richiesta al responsabile (iginio.rossi@inu.it) con le motivazioni dell’adesione


INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
Via di San Pantaleo 66 – 00186 Roma
Tel. +39.06.688.011.90