atlante città accessibili
Progetti per fruire spazi, tempi e servizi
Una città è accessibile quando consente al più ampio numero di persone portatrici di diverse abilità di
muoversi il più possibile in autonomia e sicurezza tra gli spazi e le attrezzature di uso collettivo, tra i luoghi dell’abitare e quelli in cui si esercitano le attività del vivere quotidiano.
Occorre quindi progettare e/o ridisegnare spazi urbani e attrezzature fruibili, confortevoli, sicuri, gradevoli
(alla vista, all’udito, al tatto, all’olfatto), divertenti, non ridondanti né invasivi; spazi non specificamente
dedicati alle persone con disabilità, ma nei quali tutti possano sentirsi inclusi.
Nelle operazioni di riqualificazione de rigenerazione dei territori urbani esistenti l’accessibilità deve
costituire un tema ricorrente e imprescindibile, una componente ineludibile dell’accezione più ampia di
sostenibilità.
Adeguare le attrezzature e gli spazi aperti di uso collettivo
Operare affinché il maggior numero di persone abbia uguali opportunità e possibilità di accesso è il compito
di chi progetta, realizza, organizza e gestisce spazi aperti al pubblico, esercizi commerciali, luoghi di svago e
ritrovo.
Progettare per tutti non rappresenta una limitazione alla creatività. Al contrario la stimola attraverso nuove
sfide. I temi dell’accessibilità per tutti devono perciò integrarsi in ogni progetto; non limitarsi a etichettare
operazioni puntuali dedicate al semplice superamento di barriere architettoniche.
Le questioni strategiche per un progetto di città accessibili non riguardano infatti solo il miglioramento della
fruibilità di singoli luoghi di aggregazione e contenitori di attività di interesse comune, ma attengono anche
e soprattutto alla connessione efficace tra gli spazi urbani, alla loro permeabilità, all’organizzazione dei
sistemi del verde e della mobilità (pedonale, ciclabile, attraverso il TPL, …).
Attrezzare gli spazi del tempo libero
L’accessibilità va intesa come un’opportunità per la promozione e il rilancio di economie e territori.
Il turismo accessibile può costituire una leva per riattivare processi di sviluppo locale in aree interne e
marginali del nostro Paese, e per innalzare la qualità dell’abitare.
Gli interventi di miglioramento dell’accessibilità ad attrezzature e patrimoni culturali non possono limitarsi
alle sole condizioni di fruibilità interna a singoli siti, contenitori e servizi. Devono inquadrarsi in progetti
estesi e integrati, sviluppati a una scala idonea a connettere territori, tessuti urbani, edifici, eccellenze
storiche, enogastronomiche, turistiche ed economiche.
Come aderire
Per partecipare alla Community Città accessibili è sufficiente inviare una richiesta al responsabile (iginio.rossi@inu.it) con le motivazioni dell’adesione
INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
Via di San Pantaleo 66 – 00186 Roma
Tel. +39.06.688.011.90