Patto per l’Urbanistica Città accessibili a tutti

RECSB: Reggio Emilia Città Senza Barriere

Reggio Emilia

Il Comune di Reggio Emilia da sei anni ha dato corso al progetto “Reggio Emilia città senza barriere” (RECSB), affidato alla propria Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite. Trattandosi di un progetto in itinere che apre a diversi fronti d’intervento fra loro interconnessi, si è ritienuto importante allargare il confronto con quante realtà territoriali abbiano in animo di perseguire le stesse finalità, all’insegna del motto “Vietato non copiare”.

Il progetto persegue il mandato politico di agire un orizzonte culturale trasversale ed inclusivo, con la finalità di realizzare una città attenta ai diritti delle persone più fragili, una città che elimina le cause di marginalizzazione e discriminazione, una città ospitale e bella. l’obiettivo è quello di approcciare a processi integrati delle politiche settoriali con il coinvolgimento diretto della cittadinanza.

Gli interventi sono stati e sono tutt’ora molteplici, alcuni dei quali conclusi, altri in progressivo divenire in base agli indirizzi dati dai gruppi di lavoro, che hanno continuato a progettare nuove azioni. Le aree di intervento afferiscono a cinque distinti ambiti: azioni di carattere istituzionale, di studio e di ricerca; interventi per “la città accogliente ed accessibile”; interventi per “la cultura senza barriere: arte e fragilità”; interventi per sensibilizzare la comunità ai diritti delle persone fragili, interventi per l’innovazione dei sistemi di welfare.

Il primo intervento facente parte della sperimentazione, Non sono perfetto ma sono accogliente , si è configurato in una raccolta, mediante avviso pubblico, di adesioni di attività commerciali interessate a migliorare la propria accessibilità. Per ogni esercizio aderente viene effettuato un sopralluogo da parte di un tecnico competente per valutare le barriere all’accessibilità. Successivamente: vengono consegnati, a seconda del bisogno specifico, una rampa mobile e/o un campanello di chiamata per aiuto da parte dell’esercente, e una vetrofania che segnala l’accessibilità del  negozio; avviene l’inserimento sul sito dei negozi aderenti per individuare gli esercizi accessibili, viene stilato un documento contenente linee guida per il miglioramento dell’accoglienza, e si rende disponibile una consulenza gratuita per rendere accessibili tutti gli spazi del locale.

Il secondo progetto, Progetto Esistenziale di Vita, ha l’obiettivo di contribuire a far emergere il “migliore interesse” della persona fragile, grazie anche al coinvolgimento di una pluralità di conoscenti e di esperti; assicurare il concreto rispetto delle volontà contenute nel documento anche nei casi in cui la famiglia non sia / non sarà più, per le ragioni più varie, in grado di assistere quotidianamente la persona. Si tratta in concreto di un documento dinamico, che accompagna la vita delle persone nei diversi momenti di crescita e che proprio per questo può essere aggiornato e modificato, con l’obiettivo di rappresentare al meglio le sue aspettative e i suoi bisogni in tutte le fasi della sua esistenza.

Il terzo progetto, Diritto alla bellezza, è un progetto che vuole affermare il diritto alla bellezza come base per ripensarsi come città e cittadini, che immagina che l’incontro tra creatività e fragilità possa essere generativo di nuove opportunità di inclusione sociale. La bellezza è la chiave attorno alla quale si costruisce una nuova idea di coesione sociale, di inclusione lavorativa, innovazione e sviluppo economico, in quanto la bellezza ha un potenziale riabilitativo, facilita i processi educativi e di guarigione.

Il quarto progetto corrisponde al PUG – Piano Urbanistico Generale, lo strumento di pianificazione e governo del territorio comunale che si prefigge di contenere il consumo di suolo, di favorire la rigenerazione urbana, di tutelare e valorizzare il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, rispondendo agli obiettivi dati da Agenda 2030. L’obiettivo prefissato è quello di programmare importanti investimenti sugli spazi pubblici e privati in grado di rafforzare l’incontro fra le persone, realizzando luoghi che siano al contempo sostenibili e inclusivi.

Un quinto progetto, Arte e Fragilità, vuole rendere la città più accessibile a partire dai luoghi di cultura e attivare modelli integrati di promozione del benessere e della salute e degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti e sul patrimonio culturale. Gli interventi sono di diversa natura: facilitazione ai percorsi di mostra e/o agli eventi; utilizzo di diversi linguaggi e strumenti quali CAA, tag NFC; laboratori ed atelier che coinvolgono utenti dei servizi e/o operatori; e proposte laboratoriali e creative per la cittadinanza.

Per saperne di più

Visualizza qui la Scheda di inquadramento del Comune di Reggio Emilia per Il Patto per l’Urbanistica Città accessibili a tutti

Visualizza qui la Presentazione completa del Comune di Reggio Emilia a Urbanpromo Città 2022

Dispositivi facenti parte del progetto Non sono perfetto ma sono accogliente a Reggio Emilia: un campanello di chiamata aiuto e una rampa di accesso posizionati all’esterno di un’attività commerciale
Due fotografie tratte da un incontro del progetto Diritto alla bellezza a Reggio Emilia
Masterplan di progetto del PUG – Piano Urbanistico Generale 2020 di Reggio Emilia
Immagini dei nuovi servizi igienici pubblici accessibili, collocati in Via della Croce Bianca a Reggio Emilia
Immagini della riqualificazione della Biblioteca Panizzi a Reggio Emilia
Immagini di riqualificazioni interne ad appartamenti facenti parte di progetti per l’autonomia abitativa
Masterplan e fotografie riguardanti il progetto di rigenerazione del sistema delle piazze della Passeggiata Estense a Reggio Emilia

Come aderire

Per partecipare alla Community Città accessibili è sufficiente inviare una richiesta al responsabile (iginio.rossi@inu.it) con le motivazioni dell’adesione.

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